Questa pagina è fondamentale. Qui vi mostriamo e confermiamo ancora una volta la nostra serietà, capacità e responsabilità. Nessun partito politico nella storia d’Italia ha mai spiegato dove avrebbe trovato le risorse per fare le varie cose che prometteva, e infatti poi molto spesso, la stragrande maggioranza delle cose non le hanno mai fatte, deludendo le promesse elettorali, mentre quelle poche che hanno fatto le hanno pagate con nuove tasse (senza essere chiari con i cittadini o togliendo con una mano e ridando con l’altra) oppure tagli indiscriminati fatti con l’accetta o impoverendo alcuni servizi a discapito di altri.
Ci sono politiche e riforme che non richiedono coperture economiche, ce ne sono altre invece che hanno un costo per la collettività. Noi siamo dell’idea che ogni singolo centesimo pagato dai cittadini tramite le tasse è super importante e deve essere trattato con rispetto, serietà e come un buon padre di famiglia. Ogni cittadino fa fatica a guadagnarsi i soldi, e non è bene che sia costretto a pagare molte tasse per poi vedere che gli tornano indietro pochi servizi o peggio tali soldi vengano sprecati.
Attualmente la politica italiana oltre al danno aggiunge la beffa, in quanto molti soldi pubblici vengono sprecati, buttati, regalati in mance elettorali, o usati in spese continue che non portano a nulla. Noi invece siamo dell’idea che ogni euro dei contribuenti deve essere speso per CREARE SERVIZI e per essere INVESTITO nella comunità in modo da creare OPPORTUNITA’, LAVORO, EDUCAZIONE, BENESSERE E CRESCITA.
C’è da dire anche che la burocrazia e la pubblica amministrazione, come tutti sappiamo, è gestita male, non è trasparente, è confusionaria. E’ molto difficile ad esempio, capire un bilancio pubblico, capire esattamente di quanti soldi dispone lo Stato e peggio ancora, capire come li spende. Tutto è complesso, complicato, a volte ripetitivo, poco chiaro, forse appositamente per tenere in confusione i cittadini (e gli stessi politici). Noi attraverso studio, analisi e professionisti siamo riusciti a farci un idea di massima abbastanza precisa, ovvio che quando saremo al Governo avremo la possibilità di vederci più chiaro e mettere i puntini sulle i, e altresì, come spiegato nei nostri programmi, faremo, tra le altre cose, anche una profonda ristrutturazione della burocrazia e della pubblica amministrazione. Semplificheremo il bilancio, lo renderemo leggibile anche per un bambino, con voci e grafiche chiare e distinguibili, in modo da giustificare ogni singolo euro.
Senza annoiarvi troppo, vi abbiamo riassunto dove troveremo le risorse. Ovvio, per l’impossibilità di trovare dati esatti al centesimo e per colpa di varie incongruenze riscontrate, alcune somme saranno da limare o aggiustare una volta che saremo al Governo. Forse alcune somme da noi preventivate risulteranno più grandi o forse più piccole, forse alcune piccole somme per chissà quali motivi non si potranno toccare e quindi dovremo ricercare alcune coperture nuove. Aggiusteremo di conseguenza. Ma intanto, almeno per darvi un idea di massima vi abbiamo creato il seguente schema (i dati delle somme che abbiamo ricavato provengono esattamente dal bilancio economico ufficiale dello Stato, quello del 2019, anno di stesura della nostra ricerca. Altri dati provengono da studi o elaborazioni fatte dalla Ragioneria Generale dello Stato e altri ancora dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non ultimi, alcuni altri dati provengono da elaborazioni fatte dalla Banca d’Italia). Di solito di anno in anno i bilanci non si discostano più di tanto da quelli dell’anno precedente. Ovvio che per il momento che arriveremo noi al Governo qualcosa sarà cambiato, e noi ricalcoleremo di conseguenza, ma almeno questo serve per darvi un idea di come intendiamo procedere, euro più euro meno):
(portandola alla stessa aliquota del tabacco, stima cauta ma potrebbe essere anche di più visto che ne fa uso quasi 1 italiano su 3) – in Italia attualmente si sanziona ma la si “tollera” lasciandola in mano alla criminalità organizzata, per poi spendere risorse per pseudo combatterla (con scarsi risultati). Senza contare l’utilità nell’uso della canapa a livello industriale per prodotti per le costruzioni, tessile, cosmesi e altro. Andrà regolamentata e usata solo in luoghi privati, ma bisogna legalizzarla (vedi Programma Uguaglianza e Diritti Sociali)
In Italia non è reato, ma non è regolamentata, quindi alla fine si trova in un limbo. Noi vogliamo legalizzare e regolamentare la prostituzione. Questo, oltre a rendere più sicuro e controllato il sistema, contrasta la criminalità organizzata, crea controlli su salute e salubrità. Si raccolgono tasse dai contributi e dall’IRPEF delle lavoratrici ma anche IVA dai clienti, più tutto il resto dell’intera filiera. Crea nuove opportunità di business e lavoro. Tutto creando un sistema sicuro, controllato con regole ferree (vedi Programma Uguaglianza e Diritti Sociali)
Molti Governi in passato hanno fatto cassa sui tabacchi. Che piaccia o no è un’entrata non indifferente. Non si può nemmeno pretendere di aumentarla troppo perché si rischia che la gente trovi altri modi per procurarsi le sigarette.
E’ una tassa che fa raccogliere ogni anno molti soldi, e a nostro avviso son comunque ancora pochi visto il giro d’affari che crea il business del gioco d’azzardo ogni anno (oltre 100 miliardi secondo alcuni studi).
Siamo presenti in alcuni Paesi anche da oltre 20 anni, senza exit strategy. Ad esempio, solo in Afghanistan si spendono oltre 2 miliardi l’anno eppure non ha portato a niente (di costruttivo e migliorativo per tale Paese ne tanto meno per gli interessi strategici dell’Italia) e perfino gli americani se ne stanno andando. Meglio spendere tali risorse per migliorare la qualità delle nostre forze armate.
Se ne parla sempre ma poco è stato fatto. Si tratta di spiccioli ma è solo per una questione morale, di giustizia e di rispetto nei confronti dei cittadini.
Così come per il Parlamento, anche il Governo deve fare sacrifici (specie perché i dipendenti e dirigenti di Palazzo Chigi si son aumentati gli stipendi di molto negli ultimi anni, ci sono anche dirigenti che prendono anche 1 milione di € (più del Presidente della Repubblica).
Come il Parlamento e la Presidenza del Consiglio anche i politici delle Regioni (Governatori e Consigli Regionali) devono fare un sacrificio per dimostrare ai cittadini di fare anche loro la propria parte. Troppo spesso si sente di scandali e cifre astronomiche per stipendi e rimborsi da parte di politici Regionali.
Attualmente il costo totale per i dipendenti pubblici è di (2019) circa 149 mld. Noi vogliamo abbassare SOLO PER 5 ANNI lo stipendio a tutti i dipendenti pubblici. Ma questo sarà una sorta di PRESTITO perché dopo 5 anni oltre a riaumentare gli stipendi del 10% daremo anche degli aumenti in base al nuovo sistema di qualità e promozione che creeremo per i pubblici dipendenti. Senza contare che questo loro prestito servirà anche per contribuire ad abbassare le tasse a tutti gli italiani (loro compresi), quindi si vedranno comunque aumentare il proprio reddito (come quello di tutti gli altri lavoratori e pensionati) di circa (in media) il 15%. Quindi in verità, nel giro del prima anno del nostro Governo, si vedranno togliere 10% di stipendio lordo MA CONTEMPORANEAMENTE aumentare lo stesso del 15% (quindi alla fine ci guadagnano un 5% in più di stipendio). Perciò sarà un investimento che conviene. Senza contare che entro 5 anni gli verrà aumentato lo stipendio di 10% per “restituirgli il prestito”. Quindi alla fine rispetto ad oggi, guadagneranno in media +15% di stipendio (+10% che gli “restituiamo”). (Le/gli insegnanti vogliamo portarli a +50% nel giro di 5 anni). Si tratta quindi soltanto di “giroconto” di soldi, in modo da razionalizzare ed usare meglio le risorse. RIASSUMENDO: Dai 10% oggi per avere indietro 15% sempre oggi!
I dirigenti e manager pubblici italiani sono i più pagati d’Europa (con stipendi in media del 30% più alti dei loro colleghi tedeschi, francesi o inglesi per esempio). Noi li inseriremo in un sistema di formazione e valutazione, dandogli anche obiettivi per poter fare carriera e guadagnare premi e benefit come tutti i manager privati. Però è anche giusto abbassargli lo stipendio attuale (in modo definitivo). A loro verrà tolto il 10% come tutti gli altri dipendenti pubblici solo che NON gli verrà mai più restituito. Oltre a questo, toglieremo loro un ulteriore 10%. In totale quindi avranno un abbassamento dello stipendio lordo del 20%.
Dal piano di riduzione delle 27 ambasciate nei Paesi membri UE (+Monaco), tra costi funzionamento, canoni affitto, costi dipendenti ecc. Rimarranno consolati e istituti culturali. Grazie ad un maggiore efficientamento del Ministero degli Esteri (vedi riforma integrale nel nostro Programma Relazioni Diplomatiche), riusciremo a razionalizzare alcune ambasciate all’estero in Europa (lasciando consolati e istituti culturali) visto che essere in Unione Europea non serve avere una sede di ambasciata in ogni singolo Paese UE. Questi fondi sono utili per abbassare le tasse a tutti.
ART. 33 COSTITUZIONE: Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato! E comunque funzionano autonomamente e fanno pagare le rette ai genitori, quindi perché ci deve mettere soldi lo Stato? Meglio usare tali soldi per l’istruzione pubblica.
Tale settore tra Italia e Europa riceve già molte agevolazioni fiscali, e verranno comunque aiutati da noi in altri modi, molto più proficui, e questi spiccioli di 400 mln che riceve all’anno tale settore non fanno nulla e aiutano solo pochi tra gli agricoltori. Con le nostre politiche di riforma e tassazione, anche il settore agricolo beneficerà enormemente
Anche qui, da come si denota leggendo il bilancio pubblico dello Stato, sono relativamente pochi (una mancetta) ed è stato riscontrato che nella maggior parte dei casi non hanno portato a nessuna effettiva crescita economica di chi li usa. E poi, li prendono solo alcuni e in alcune zone, non è corretto nel confronto di tutti gli altri svantaggiati d’Italia. Bisogna aiutare tutti in egual modo e in maniera efficiente
Nel 2020 i contributi per il Cinema hanno raggiunto i 600 milioni di Euro. Una somma enorme. L’Italia è il Paese in Europa che spende più di tutti per i contributi per il Cinema. Noi vogliamo usare questi risparmi per creare dei contributi a chi (straniero) viene a girare film in Italia in modo da aumentare indotto e buona pubblicità per il turismo degli stranieri. Allo stesso tempo è bene dare dei contributi per fare cinema in generale, ma ricordiamoci che il settore show-film business guadagna grosse cifre e grazie alla pubblicità e agli italiani che pagano i biglietti di cinema e diritti TV. Senza considerare la spesso bassa qualità dei film italiani prodotti (per la quale non è giusto usare denaro pubblico). Vogliamo quindi ridurre la cifra statale dagli attuali 600 a 400 milioni di Euro.
Bloccare nuovi acquisti militari per almeno 2 anni, finché non si mette in atto la riforma delle forze armate e si capisce cosa è utile cambiare/comprare ecc. Troppo spesso sono venuti fuori scandali e intrallazzi, e col denaro pubblico non si scherza! E’ meglio far saltare qualche commissione o slittare consegne piuttosto che buttare soldi pubblici (ovvio, va valutato caso per caso).
è un controsenso che lo Stato continui ad aumentare le accise sui carburanti ma poi aiuta le aziende di trasporto su gomma a pagare un po’ meno tale carburante. Senza contare l’enorme peso in tasse e balzelli che hanno le imprese italiane (peso che noi alleggeriremo di molto). Con le crisi internazionali, corona virus ecc, il costo del petrolio è diminuito molto, quindi piuttosto è meglio abbassare le accise per tutti e non solo ad una categoria, e perché tutti gli italiani devono pagare parte delle spese di rifornimento per le aziende che trasportano merci? Noi poi vogliamo implementare anche il trasporto su rotaia, acqua e aerea e incentivare il consumo a Km0 ove possibile. e allo stesso tempo si abbasseranno di molto le tariffe autostradali. Quindi avranno un ritorno economico maggiore pur non avendo più questo incentivo di aiuto.
Perché solo a chi è marinaio nei traghetti? Anche loro poi pagheranno meno tasse come tutti nella riduzione generale delle tasse che faremo
Anche questi fondi che verranno risparmiati si useranno assieme ad altri, per ridurre il cuneo fiscale e abbassare il costo del lavoro per tutti in Italia e per sempre. Anche perché le agevolazioni sono solo un aiuto ogni volta momentaneo. Con le nostre politiche le aziende pagheranno molte meno tasse e avranno meno sprechi di tempo in burocrazia, facilità di assumere, maggiori garanzie, ecc. Anche perché è drogare il mercato del lavoro se una ditta assume un giovane solo perché lo Stato gli sgrava momentaneamente parte del costo che ha su tasse e contributi, la cosa non può andar avanti per sempre, tanto vale abbassare i costi a tutti una volta per tutte a livello strutturale. E se le aziende hanno bisogno di assumere, assumono! agevolazioni o no! (agevolazioni che sono per ora ben viste in mancanza di altro) ma noi creeremo un nuovo sistema strutturale per tutti! Serve mettere assieme le risorse e non dare poco a pochi e a spizzichi e bocconi di anno in anno! Leggetevi i nostri programmi LAVORO, ECONOMIA, IMPRESE.
Questi fondi devono essere aggiunti agli altri per ridurre efficacemente e una volta per tutte il cuneo fiscale. Messi come BONUS, a livello tecnico per lo Stato sono una SPESA e quindi devono venir trovati ogni anno dalla politica (dove per colpa del debito pubblico e pensioni ci sono sempre meno soldi), colpiscono solo i lavoratori dipendenti (e solo quelli che guadagnano un certo e basso reddito), e molte persone che l’hanno ricevuto si trovano a doverlo restituire quando cambiano contratto e percepiscono di un po’ di più perché magari hanno avuto un aumento di stipendio (magari più basso di 100 euro ma quel tanto che basta per farli uscire dal BONUS). questo sistema è poco efficiente! Grazie alle nostre riforme sulle tasse abbiamo calcolato che ogni lavoratore (dipendente e autonomo) ma anche ogni pensionato, guadagnerà in media un 15% in più di adesso!
E’ ancora in piedi la ridicola e misera porcata della social card, senza contare che nel frattempo è stato introdotto anche il Reddito di Cittadinanza (che cambieremo). Se leggete i nostri programmi vedrete che, oltre a guadagnare di più, gli italiani, con noi al potere, avranno molto welfare, più di quanto si abbia mai immaginato in Italia. Ma per crearlo ci servono fondi e quindi non si possono più buttare via soldi inutilmente come adesso, in mille rivoli che non portano pochi benefici a pochi fortunelli.
In media il 40% dei diciottenni ogni anno NON usa il bonus, poi è venuto fuori che tra chi lo usa, o lo rivende a metà prezzo online o si mette d’accordo con l’esercente per “abusarne” e fare acquisti fittizi in cambio di soldi contanti. Non è il modo migliore per far avvicinare i giovani alla cultura (e perché solo i 18enni?) e la maggior parte l’hanno speso per libri e concerti (concerti ai quali ci sarebbero andati lo stesso magari) e una volta finiti soldi? tutto torna come prima senza continuità. Non è questo il modo per investire nella cultura (tra l’altro si tratta di somme irrisorie)
Ma esiste ancora l’ippica? E perché la si finanzia con soldi pubblici? Tanto vale finanziare anche il calcio o il ciclismo a sto punto. Tra l’altro gli ippodromi in Italia sono pochi e seguiti da pochi, che ci pensi chi ci gioca e scommette a mantenerli visto che sono decenni che esiste questo “contributo”. Meglio usarlo per abbassare le tasse a tutti e creare servizi e welfare piuttosto
Rimodelleremo alcuni crediti di imposta per renderli utili (per aumentare produzione, efficientare processi produttivi e investire in ricerca) gli altri soldi che rimangono fuori si usano per diminuire le tasse alle imprese, anche perché come sempre, sti soldi son 4 lire che arrivano a pochi e solo per certe categorie se fanno solo determinate cose. Sono poco efficienti. Anche la stessa Confindustria si dice favorevole a taglia gran parte degli attuali incentivi alle imprese, se questi venissero usati per abbassare di molto e strutturalmente le tasse a tutti (e a tutte le imprese), cosa che appunto faremo! (Leggete il nostro programma Economia).
Lo Stato passa ogni anno fondi per tenere “forzatamente” bassi il costo dei biglietti (che sono i più bassi d’Europa per i treni) ma perché far pagare tutta Italia per chi usa il treno? Senza contare che comunque Trenitalia aumenta ogni anno le sue tariffe, sempre, anche se da anni prende contributi dallo Stato. Bisogna fare chiarezza anche su altre cose (oltre agli investimenti che si danno per implementare certe strutture per alta velocità ecc.) bisogna creare un nuovo progetto di sviluppo per FF.SS. che richiederà ingenti risorse (da concertare anche con fondi europei e fondi strategici) senza contare che bisogna capire perché un Km di ferrovia da costruire costa quasi il doppio che negli altri Paesi europei.. quindi intanto si congelano sti soldi e si usano per altro (per usarli per riduzione tasse e creazione welfare), nel frattempo di fa chiarezza e si crea un piano strutturato per le ferrovie.
Possiamo dire che per l’Afghanistan abbiamo già speso che basta, specie adesso che gli USA hanno raggiunto un accordo con i talebani, se ce ne andiamo dall’Afghanistan non ha più senso tale spesa
Visto come si è comportato Erdogan va rivisto l’accordo Europeo con la Turchia e i conseguenti fondi da tagliare. La gestione migranti non va fatta così!
Questi fondi verranno usati per i nuovi centri dell’impiego nazionali che creeremo come Governo (che non gestiranno solo l’impiego), e soppianteranno l’attuale inefficiente e inutile sistema dei classici “Centri per l’Impiego Regionali”. (Vedi Programma Lavoro)
Fondi da usare per il nostro nuovo welfare nazionale (poi essendoci il reddito di cittadinanza non si capisce bene a chi vadano sti pochi soldi). Sono stati l’ennesima mancetta, la goccia nell’oceano che danno una manciata di euro a una manciata di persone. Serve efficientare e garantire maggiori tutele a tutti, senza distinzioni.
Ennesimo pugno di soldi che finisce a non si sa chi. Verranno raggruppati assieme agli altri per creare il nostro nuovo e universale sistema di welfare.
Dipendenti in ruolo per gli anni 1968 fino al 1984? Siamo nel 2020! Da vederci chiaro su sta spesa. Tra l’altro si tratta di pochi Euro (ennesimo rivolo di soldi).
Questa voce di spesa è passata da poche centinaia all’anno, (fino al 2017 era di 175 mln €), ad aumentare così tanto nel 2018. come mai? Che tipo di farmaci e per cosa sono? (sono prima del corona virus) innovativi per chi e per cosa? non è che si sono favorite aziende farmaceutiche? o che si sono pagati farmaci più dei prezzi di mercato? nessuno che controlla. Da vederci chiaro, il bilancio pubblico non da nessuna spiegazione in merito. Comunque sia è probabile che sia stata una tantum (visto che tutti gli anni precedenti era di pochi milioni di Euro l’anno). Valuteremo quando saremo al Governo.
Non si capisce cos’è (i documenti di Stato non specificano di cosa si tratta), sono pochi soldi. Meglio usarli per il sostegno al reddito della nuova riforma
Non dicono di cosa, si vede che non sono così rilevanti e si tratta di spiccioli messi assieme, da vederci chiaro. Nel frattempo meglio usarli per ridurre le tasse. Nei meandri del “altre spese” spesso si celano costi inutili o superficiali, bisogna finirla di scrivere così nei bilanci pubblici, serve trasparenza totale per ogni euro speso!
Intanto è da vedere a chi vanno questi soldi (che non finiscano a dittatori o a Paesi che usano la forza per trattenere gli emigranti in modi disumani), bisogna aiutare sicuramente ma vanno monitorate le spese, se no finisce come l’Afghanistan dove spendiamo mld all’anno per 20 anni e non porta a miglioramenti significativi in tali Paesi (ne un interesse strategico per l’Italia). Quindi vanno rivisti, ogni singolo Euro. Pubblicheremo online nei siti istituzionali (appena saremo al Governo), ogni singola spesa per rendersi conto a chi vanno tali soldi. Ovvio che se vanno ad esempio ad organizzazioni che costruiscono scuole e pozzi d’acqua in Africa (documentando e accertando tale cosa) non glieli toglieremo. Ma servirà controllare caso per caso.
Le aziende preferiscono guadagnare di più pagando meno tasse, meno costo sui dipendenti meno costi burocratici e meno rottura di scatole sulla burocrazia, che non 4 soldi di tasse in meno sugli utili tra l’altro hanno l’obbligo di reinvestire per forza e per comprare macchinari. Piuttosto meglio usarli per incentivare la ricerca, e per abbassare le tasse. Per anni si son “comprate macchinari”, adesso alle aziende serve altro!
Pur essendo un utile incentivo, esiste da anni, ha vissuto di proroghe annuali, e pecca sul fatto che se gli italiani avessero più soldi in tasca pagando meno tasse, guadagnando di più, smettendo di pagare bolli e balzelli vari, riuscissero a fare business in fretta e facilmente, a trovar lavoro meglio e più in fretta, ad avere più opportunità di crescita economica grazie all’innovazione, ricerca e cultura e turismo. Queste cose se le farebbero e comprerebbero lo stesso da soli, anzi! Senza considerare che alla fine solo pochi Italiani ne beneficiano (non ci sono soldi per tutti e non tutti hanno soldi per farsi lavori o comprare elettrodomestici) e non vediamo il motivo del perché con i soldi di tutti bisogna pagare parte dell’elettrodomestico o della ristrutturazione della casa a pochi
Stesso discorso fatto prima, tra l’altro bisogna finirla col fatto che ogni anno i genitori devono per forza comprare nuovi libri di testo che cambiano ogni anno (e spesso molti libri di testo sulla stessa materia danno ognuno un’interpretazione o un informazione diversa dagli altri). Senza contare che le scuole stanno diventando più multimediali. I libri non devono più cambiare ogni anno e bisogna permettere che si sviluppi il mercato dell’usato anche per non sprecare carta. Infine, secondo noi è una cosa IPOCRITA! Ammazzi di tasse e precarietà i genitori, impoverisci gli italiani, ma poi dai il “contentino” ad alcuni, per aiutarli a comprare qualche libro di testo per i figli? Per scuole che fanno acqua da tutte le parte e un sistema dell’istruzione che va totalmente riformato!? (Vedete il nostro Programma Scuola ed Istruzione)
Il reddito di cittadinanza va modificato e migliorato. I sondaggi dicono che metà degli italiani non sono a favore del reddito di cittadinanza. Tra l’altro tale reddito copre solo circa 900.000 persone, e per via che è stato concepito male, molti fondi arrivano anche a chi non ha mai lavorato e perfino (alla faccia dei controlli) a persone mafiose o criminali accertate. Siamo favorevoli ad avere un reddito che aiuti momentaneamente chi ne ha bisogno (per es. per chi perde il lavoro, per chi ha svariati figli da mantenere ecc.) e ci sono zone in Italia disagiate da aiutare ma non è questo il modo. Quindi questa somma verrà utilizzata per creare il nostro nuovo REDDITO DI DISOCCUPAZIONE più efficiente ed equo e che coprirà molte più persone tra l’altro (oltre che ad inserirle strutturalmente nel mercato del lavoro). (Leggete il nostro Programma LAVORO e WELFARE E FAMIGLIA).
Un ennesimo errore madornale! Oltre ad interessare pochi (150 mila domande rispetto alle 300 mila preventivate), crea un impoverimento dei pensionati visto che andando in pensione pochi anni prima, hanno dovuto rinunciare a parte dei soldi della pensione. Molti hanno capito che non ne vale la pena. Poi, chi in pensione ci è già andato (quei 150.000) è perchè lo ha ritenuto vantaggioso, quindi visto che le domande all’INSP per la quota 100 non stanno quasi più arrivando, si è esaurito l’interesse. Tra l’altro il capo dell’INPS ha detto che un terzo dei richiedenti sono state persone in mobilità e in cassa integrazione (quindi che avevano perso il lavoro) e hanno approfittato per andarsene in pensione prima. Per carità, una sorta di ammortizzatore sociale, ma anche qui, non era meglio far si che questi trovassero lavoro o fossero aiutati in altro modo? Cosa più importante, questo giochetto costerà miliardi di euro in più per le pensioni da pagare da oggi in poi. Già siamo messi male, già paghiamo un sacco di pensioni, questi soldi è meglio usarli per incentivare crescita, lavoro, economia, ricerca e cultura! Se continuiamo a fare elemosine qua e la poi non ci sono soldi per fare le riforme che migliorerebbero per sempre e strutturalmente la situazione economica degli Italiani!
Cioè? Quale programma? e da quando il Governo ha un “Programma”?! E così pochi soldi per attuare un programma di governo? Forse è una somma una tantum visto che appare solo una anno. Meglio usarla per altro
Questi 160 mln presumiamo servano per i “navigators” inseriti nel vecchio e mal funzionante sistema regionale centri per l’impiego. Tra l’altro son persone con contratto a termine. Come già spiegato, noi riformeremo completamente i centri per l’impiego, quindi tale somma verrà usata per la nostra riforma. Provvederemo ad assumere e formare personale anche inglobando alcuni degli attuali dipendenti degli attuali vecchi Centri per l’impiego.
Un ennesimo piccolo fondo per la lotta alla povertà (che per come va l’Italia e per i pochi soli, gli effetti sono proprio nulli). Questi fondi verranno usati per il nostro nuovo sistema di Welfare che creeremo
Oltre ad essere pochi soldi non si capisce cosa possa essere questo fondo integrato dell’istruzione. Comunque sia, fa poca differenza, visto che riformeremo completamente il sistema scolastico ed educativo italiano, verranno usati per la nostra nuova riforma dell’istruzione.
La “mobilità” è già stata abrogata nel 2016 e fatta confluire nella NASPI. Quindi queste risorse andranno nel nostro nuovo unico reddito generale per la disoccupazione universale che creeremo. Ovviamente le persone attualmente coperte da questi redditi, continueranno automaticamente a riceverlo, solo che cambierà nome, darà somme maggiori e avrà una disciplina diversa (in modo da istruire e formare i disoccupati e reinserirli nel mercato del lavoro)
L’ennesima mancetta da quattro soldi che da anni non porta alcun beneficio né alcuna crescita alle imprese del Sud Italia. Come già spiegato noi abbiamo un Progetto e un Piano universale per le imprese e per i lavoratori di tutta Italia che darà benefici, sostegno e crescita oltre ogni immaginazione. Quindi useremo queste mancette per far “massa” e usarle per le nostre riforme.
Stesso discorso di quanto già spiegato nei punti precedenti. Questi soldi verranno usati per essere messi assieme ad altri fonti, in modo da abbassare le tasse a tutti per sempre e per creare le nuove strutture di welfare universali
Ennesimi fondi ramificati in rivoli, e con noi verranno usati per trasformare il bonus bebè in BONUS FIGLI che diverrà un bonifico mensile per ogni singolo figlio che si ha (nato o adottato) da quando nasce (o che viene adottato) fino ai 18 anni di vita (a tutti i minori di 18 anni). Non importa l’ISEE che si ha, è universale. Se si hanno 2 figli lo si prende doppio ogni mese, se 3 figli triplo ogni mese, e cosi via senza limite del numero di figli.
Questi fondi verranno convogliati dentro il nostro nuovo unico BONUS FIGLI (che sarà universale e stabile per tutti e mensile).
Anche questa piccola somma verrà fatta confluire nel nostro unico nuovo strumento di welfare
A parte il fatto che con 80 milioni non si possa fare chissà che promozione, visti i risultati generali, sono buttati via, usati male in modo poco efficiente. Noi abbiamo in mente di sviluppare un nuovo sistema strutturato per la promozione del Made in Italy, delle nostre aziende che vendono all’estero e dell’attrazione in Italia di turisti stranieri.
Che tipo di investimenti? Una tantum? e per soli 100 milioni? Da vedere e valutare anche qui l’esatto ammontare e cosa viene fatto, come vengono usati questi soldi.
Come già spiegato, si tratta di pochi soldi, non si capisce a chi vadano e per cosa e per come stanno andando le cose al Sud, non portano risultati. Meglio usarli per inserirli nel nostro ampio progetto di sviluppo di lavoro, impresa, turismo e ricerca
L’ennesima voce di questo genere. Non dicono per cosa, a chi vanno ecc. si tratta di pochi soldi, forse erano una tantum, da vederci chiaro. Perché sarebbe meglio usarli per abbassare le tasse a tutti piuttosto (sommandoli agli altri risparmi)
cioè? Dopo 5 anni ancora si paga? Da vederci chiaro
Sono anni che ogni anno lo Stato passa centinaia di milioni a Roma, non è giusto né equo nei confronti del resto d’Italia. Se i sindaci romani e i governatori del Lazio non sono in grado di risolvere i problemi una volta per tutte, prenderà lo Stato provvedimenti per risolvere i problemi. Se l’ATAC o altre partecipate fanno acqua da tutte le parti non si possono bruciare milioni di soldi pubblici nazionali per mandare avanti aziende decotte e che sono “morti che camminano”. oi siamo contrari a mantenere in piedi cose che non funzionano, specie se dopo decenni non si sono visti cambiamenti. Sarebbe costato meno pagare la disoccupazione a tutti i dipendenti licenziati dalla chiusura di queste aziende fallite o ridimensionate (i classici poltronifici all’Italiana) che manco danno un buon servizio come dovrebbero. Commissioneremo i servizi non funzionanti, altri li faremo chiudere (vedi nostre riforme nel programma Enti Locali e Pubblica Amministrazione). O si cambia e è finita!
Cosa sono? A cosa servono? Perché lo Stato finanzia enti produttori economici? Se si tratta di sussidi allora tanto vale usare i fondi per tutte le aziende (abbassando tassazione e burocrazia)
Come già spiegato, si tratta di incentivi e fondi per imprese sia private che pubbliche. Anche qui, li toglieremo per metterli assieme agli altri incentivi che cancelleremo, in modo da avere una grossa somma per abbassare strutturalmente le tasse ecc.
Eliminazione credito d’imposta esenzione dall’accisa sull’energia elettrica impiegata nelle
abitazioni di residenza con potenza fino a 3 kW fino a 150 kwh di consumo mensile. Con questi pochi soldi non si capisce quante poche case ne beneficino. Comunque sia, visto i vari investimenti che faremo per ridurre il costo dell’energia generale, creare nuove opere di green energy ecc. li useremo per tali politiche.
Stessa cosa come sopra ma per le imprese: credito d’imposta esenzione dall’accisa sull’energia elettrica impiegata consumata
negli opifici industriali aventi un consumo mensile superiore a
1,200.000 kWh.
Si tratta di un credito d’imposta Gasolio e GPL impiegato per abbassare il prezzo sul riscaldamento in aree
geograficamente o climaticamente svantaggiate (zone montane,
Sardegna, isole minori). Piuttosto è meglio spendere per creare dei generatori ecologici, solare, eolico ecc, e dare energia gratis per sempre in quelle zone, piuttosto che fargli pagare un poco meno l’energia. E comunque, con le politiche energetiche e ambientali che attueremo, beneficeranno tutti, inclusi i cittadini che vivono in zone geograficamente particolari
Eliminazione credito d’imposta Riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali
da soggetti che registrano consumi superiori a 1.200.000 mln
annui. Come al solito, pochi soldi per pagare un pochino meno tasse rispetto agli altri, e solo per qualche fortunello.
Non si capisce bene che cosa dovrebbero servire, come al solito sono pochi soldi, e con tutto quello che guadagnano le pompe funebri, non si capisce cosa ci debba essere da esentare in tasse.
Eliminazione credito di imposta per Per le operazioni concernenti il settore del credito dove è prevista
l’applicazione dell’imposta sostitutiva in luogo delle imposte di
registro, di bollo, ipotecaria e catastale e tassa sulle concessioni
governative. Ne beneficiato banche, finanziarie, è giusto che adesso paghino come tutte le altre imprese, e si possa abbassare le tasse a tutti (incluse loro che quindi devono fare anche loro la propria parte)
Si riporta al 10% l’IVA per l’acquisto della prima casa invece dell’attuale 4%. Sembra “brutto” toglierla ma: si comprano sempre meno case, il loro valore/costo è basso, molti proprietari instestano a loro parenti le prime case che posseggono. Non si tratta di molti soldi disponibili quindi non ne beneficiano in molti. Preferiamo usare questi soldi per arricchire tutti abbassando le tasse (e ridurre l’IMU e la TASI) per far pagare a tutti meno tasse sulla casa e capannoni per sempre. Tra l’altro si applica questo credito di imposta solo se ci sono determinati prerequisiti specifici e non a tutti indiscriminatamente. Ne hanno beneficiato poche persone (non è giusto nei confronti di tutti gli altri).
Eliminazione credito di imposta per esenzione da imposta di registro e formalità di registrazione contratti di assicurazione e riassicurazione, ricevute e quietanze. Si tratta sempre di pochi soldi che coprono poche persone, e comunque, fare contratti di assicurazione è una scelta soggettiva, non è giusto che paghi l’intera comunità.
Non centra con gli assegni famigliari in sè (che continueranno ad essere erogati come sempre). Useremo questa somma per contribuire ad abbassare le tasse a tutti (del 15% in media), per creare l’assegno per i figli (più sostanzioso di adesso), per creare asili nido nuovi e quasi gratis. Per non parlare per tutte le agevolazioni che daremo ai genitori che lavorano.
Detrazione per spese relative a premi assicurativi per morte, invalidità permanente, non autosufficienza. Sempre la solita storia: pochi soldi per far beneficiare solo poche persone che si trovano in una condizione speciale e particolare, e solo per far risparmiare loro qualche soldo pagando un pochino meno le tasse. Ma siccome come tutti, anche queste persone beneficeranno delle nostre riforme, si arricchiranno anche loro.
Questa è una detrazione che è scaduta, negli anni si è messa più volte, poi rinnovata poi tolta. Noi per il momento, viste tutte le riforme migliorative che faremo sul lavoro, per le imprese, sulla detassazione, per il momento, vogliamo lasciarla tolta. Però in futuro ci piacerebbe reinserirla e farla diventare STRUTTURALE con copertura perenne. Perciò la reinseriremo quando i tempi saranno più maturi (piuttosto che continuare a mettere e togliere come han fatto finora i vari Governi).
A parte il fatto che oggigiorni le persone che prendono pensioni di guerra sono pochissime, infatti la cifra non è grande. Non è giusto che queste persone non paghino le tasse sulla pensione come invece fanno tutti gli altri 16 milioni e passa di pensionati. Senza contare che le nostre riforme sulla detassazione colpiranno tutti, anche i pensionati, anche quelli di guerra e quindi comunque guadagneranno pure loro. Alla fine tra quello che gli togliamo e quello che ci guadagnano con le riforme, fanno pareggio quasi.
Come già spiegato più volte per quanto faremo per lavoratori, imprese e detassazione. Anche perché queste esenzioni alla fine, servono per far pagare qualcosina di meno di tasse a qualcuno. Siccome noi vogliamo raggruppare tutte queste somme e usarle per abbassare di molto le tasse a tutti strutturalmente per sempre, è inutile tenere in piedi questi “raggiri furbeschi”.
Idem con patate a come sopra. Anche questi soggetti beneficeranno delle nostre riforme universali e alla fine pagheranno pure meno tasse di quanto ne paghino adesso con le esenzioni, quindi è inutile tenerla in piedi.
Si tratta di agevolazioni fiscali e riduzione di pagamento tasse su titoli, plusvalenze da partecipazioni, azioni, dividendi, redditi da capitale, sia per residenti che per non residenti in Italia, alcune perfino per aziende con sede in Lussemburgo. A parte il fatto che questa cosa permette a chi fa soldi, investe, muove capitali, di risparmiare tasse, spesso lo fanno persone ricche. Siccome noi oltre alle già citate riforme che faranno diventare tutti gli italiani più ricchi, con più welfare e servizi, noi abbasseremo moltissimo pure le tasse per le imprese, cancelleremo l’odiata IRAP, daremo contributi per investire in ricerca e innovazione, in network di vendita per aumento fatturati, e aiuteremo tutte le imprese a trovare e usare fondi europei, preferiamo usare questi fondi per le nostre riforme. Molto più produttivo.
Idem con patate come sopra, solo che adesso si tratta di cifre ben più piccole, nello specifico: Imposta sostitutiva con aliquota del 20% per le plusvalenze
realizzate all’atto del conferimento di immobili e di diritti reali su
immobili:
– in SIIQ;
– in SIINQ;
– in fondi comuni di investimento immobiliare istituiti ai sensi
dell’articolo 37 del testo unico di cui al decreto legislativo 24
febbraio 1998, n. 58 (comma 140, art. 1 L296/2006).
Il totale (arrotondando) è di 144.281.500.000 €
(ovvero 144 miliardi di euro)
Come potete constatare, il grosso delle risorse (quasi 100 miliardi) proviene da crediti di imposta e incentivi che toglieremo. Spiegheremo ulteriormente in vari video, e abbiamo avuto modo di approfondire nel Programma Tasse ed Economia.
In sintesi, in Italia i Governi, negli anni, hanno creato fino ad oggi qualcosa come 800 tax expenditures (agevolazioni fiscali). E’ una giungla e nemmeno il Ministero dell’Economia sa con precisione quante siano. Molte di queste sono state create per scelte politiche di comodo, mancette elettorali, favoritismi, oppure per incentivare buone pratiche economiche che però avevano senso quando sono state create (ad esempio 20 anni fa) ma che oggi non hanno più senso di esistere ma comunque nessuno le toglie e si lasciano attive (e con ciò, lo Stato non incassa le tasse dovute). Altre volte l’hanno fatto per creare degli aiuti momentanei a certi tipi di persone o aziende che però adesso non ne hanno più bisogno, oppure è talmente piccolo lo sconto fiscale che ricevono, che quasi non lo percepiscono.
Ovvio, su 800 tax expenditures, ce ne sono varie di buone, come gli assegni famigliari, incentivi per chi ha la legge 104, o i mutui agevolati per i giovani che comprano la prima casa. Noi ne abbiamo toccati circa una 40ina su 800. Ancora ce ne sarebbero da toccare ma è impossibile contabilizzarli nel dettaglio da privati, con dati online, mentre si è esterni alla politica e ai centri di potere.
Perfino associazioni come Confindustria, oltre che molti esperti economisti (non ultimo, Carlo Cottarelli), sono concordi che sarebbe meglio ELIMINARE vari tax expenditures (agevolazioni, crediti di imposta e incentivi) e usarli per fare “massa critica” in modo da avere abbastanza risorse per finalmente ABBASSARE LE TASSE A TUTTI IN MANIERA STRUTTURALE, SENSIBILE E PERENNE. Anche perché a pensarci bene, con tutte queste agevolazioni, l’Italia, l’economia, la società, stanno per caso andando bene adesso? Non ci pare.
Servono riforme strutturali, di lungo periodo, serve un sostanziale abbassamento delle tasse generalizzato, serve far ripartire l’economia e i consumi, e per fare questo servono risorse. Quindi è meglio ad esempio far pagare il 100% di qualche tassa a qualche attuale sparuto fortunello che attualmente risparmia grazie alle agevolazioni e paga magari soltanto tipo il 60% di quella tassa (invece del 100% come il resto di tutti gli italiani). Oltre alle tax expenditures il resto dei fondi li troviamo facendo una RAZIONALIZZAZIONE e RIQUALIFICAZIONE DI BILANCIO, spostando risorse da “rami secchi” e politiche non produttive, a nuove riforme che invece migliorano, e aumentano il benessere e la crescita degli italiani. Dobbiamo dare a tutti le stesse opportunità e a tutti calare sensibilmente le tasse e far guadagnare di più, con lavori non precari, con una migliore istruzione, cultura, ricerca, sanità, infrastrutture e con più prospettive per il futuro!
Che voto daresti a questa idea su come trovare le risorse? (Ovvio da migliorare, ma intanto come inizio che ne pensi?)