Art. 1 – Denominazione
È costituita l’associazione denominata Riforma e Progresso, di seguito “Riforma e Progresso” o “movimento” o “partito” o “movimento politico” o “associazione”, partito politico composto da una libera associazione di cittadini, che, ai sensi dell’art. 49 della Costituzione della Repubblica Italiana, si propongono di concorrere democraticamente a determinare la politica nazionale.
Art. 2 – Principi e Finalità
Art. 3 – Sede
Art. 4 – Durata
La durata di “Riforma e Progresso” è a tempo indeterminato.
Art. 5 – Simbolo
Art. 6 – Scopi
Lo scopo principale del movimento politico “Riforma e Progresso” è quello di far collaborare la cittadinanza a tutti i livelli per riformare, migliorare e far progredire ed implementare lo Stato e la comunità italiana. Il movimento è un’associazione di cittadini e persone che vogliono contribuire al reale sviluppo socio-economico, politico-istituzionale, tecnico-scientifico della comunità italiana entro e fuori i confini nazionali. Il movimento “Riforma e Progresso” crede nello sviluppo umano della società italiana ed europea, nei valori di rispetto, responsabilità, buon senso, meritocrazia, sviluppo sostenibile, istruzione, comunicazione, raziocinio, scienza, ricerca ed innovazione, laicità, lavoro, sviluppo e supremazia equilibrata della ragione, per un reale perseguimento serio e sereno del benessere umano.
Il movimento segue gli ideali di democrazia partecipativa, libero mercato sostenibile, capitalismo responsabile, sviluppo umano equilibrato, e trasparenza e meritocrazia dello Stato. Ogni principio liberistico e sociale deve essere liberamente perseguito a patto che non leda né nel breve né nel lungo periodo i diritti di ogni individuo e della società italiana e globale stessa. Per questo motivo lo Stato deve essere supremo regolatore, giudice e unico limitatore della società, in modo da evitare che alcuni soggetti possano ledere i propri e gli altrui diritti, così come i principi di benessere maggioritario della comunità nazionale e internazionale.
Tale movimento promuove lo scambio di idee, studi ed informazioni fra i cittadini al fine dello sviluppo sociale, economico, scientifico, educativo, tecnico e politico della comunità italiana ed internazionale, tramite l’azione politica di tale partito, in tutte le forme possibili, sia con l’utilizzo di internet che con gli altri canali di comunicazione.
I membri del movimento credono che il recupero e il mantenimento della fiducia nel sistema democratico richiedano la sua rigenerazione permanente. Per questo, l’effettiva divisione dei poteri è una condizione essenziale. Allo stesso modo, un sistema elettorale più moderno ed equo, la trasparenza e la democrazia interna nei partiti politici e la libertà di espressione nei media sono indispensabili in una democrazia di qualità. Credono altresì ad una nuova cultura politica basata sul rispetto dell’avversario, sul rifiuto degli atteggiamenti politici intolleranti e settari, nonché sull’incessante lotta alla corruzione.
I membri riconoscono e difendono un’Italia unita ma allo stesso tempo diversificata, che riconosce la sua storia, le sue lingue e la sua cultura come l’eredità di tutti, senza creare divisioni interne che mettano a rischio il nostro futuro.
I membri del movimento devono pensare sempre all’indomani e al futuro. Il metodo di misura per prendere le decisioni deve essere anche nel lungo periodo e non solo nel breve. Gli eletti di tale partito devono essere rappresentanti istruiti, pragmatici, informati ed in continua formazione, portando avanti riforme e leggi che siano utili e praticamente realizzabili e seguibili in modo chiaro e semplice dalla cittadinanza. Ogni cittadino deve avere voce in Parlamento e negli altri organi istituzionali tramite gli eletti di questo partito, che si considerano come “lunga mano” della cittadinanza, secondo le norme contenute nei regolamenti, nel programma e nello Statuto del movimento stesso.
La linea guida per le scelte programmatiche del partito segue il buon senso comune e il detto “la giusta via sta nel mezzo”. Ogni persona deve essere libera nell’autodeterminarsi senza ledere però altre persone, i diritti e la legge. Ci deve essere una condivisione naturale tra cittadini per il perseguimento sia dei propri interessi che di quelli comuni, nel rispetto e nell’aiuto reciproco.
“Riforma e Progresso” è un partito europeista. Siamo a favore di continuare ad avanzare nei diversi processi di integrazione che portano all’efficace unione politica del progetto europeo comune, con un nuovo approccio paneuropeo per vincere le sfide presenti e future come il cambiamento climatico, le diseguaglianze economiche, l’immigrazione, i conflitti internazionali, il terrorismo e il populismo politico. L’obiettivo è di modificare e implementare l’Unione Europea, condividendo con gli altri Paesi membri buone pratiche e nuove politiche, in grado di perseguire il raggiungimento di un’Europa unita. Promuoviamo poi la libera circolazione di idee, persone, beni e servizi, che sono alla base della comunità europea.
Serve creare una classe media lavorativa forte e dinamica, istruita e consapevole, in quanto condizione essenziale per una democrazia di qualità. Ciò sarà possibile anche grazie ad un’economia di mercato in cui le autorità pubbliche garantiscono la libera concorrenza, le pari opportunità e i diritti sociali riconosciuti dalla nostra costituzione. Tra i nostri obiettivi ci sono anche quelli di combattere la povertà, sia economica che intellettuale, l’oppressione, la fame, l’ignoranza, il bieco populismo, il disagio sociale, i pericoli e le malattie.
I sostenitori di “Riforma e Progresso” supportano e perseguono in tutti i modi la conoscenza attraverso l’istruzione, l’innovazione, la scienza, la cultura e la ricerca scientifica ed umanista. Con un modello socio-economico basato sul talento del nostro capitale umano, noi di “Riforma e Progresso” intendiamo modernizzare l’Italia, raggiungendo un’occupazione di qualità per essere più competitivi nell’era della globalizzazione. Vogliamo, in breve, dare all’Italia e agli italiani l’equilibrio, lo sviluppo e il benessere che si meritano, e diventare modello per gli altri popoli come lo siamo stati in passato, il tutto attraverso un secondo rinascimento italiano.
Art. 7 – Adesioni al partito
Art. 8 – Modalità di adesione
Art. 9 – Diritti e Doveri dei Soci
I Soci hanno il diritto di:
– partecipare alle attività del partito, di contribuire alla determinazione della linea politica e dell’indirizzo politico,
– concorrere alle elezioni degli organi statutari.
I Soci possono accedere alle cariche del partito ed essere candidati alle elezioni politiche, amministrative ed europee, in base alle norme del presente statuto e dei regolamenti. I soci possono esercitare dal momento dell’iscrizione l’elettorato attivo e passivo;
– esercitare il proprio diritto di voto e potersi candidare nell’elezione degli organismi dirigenti;
– conoscere le determinazioni dei gruppi dirigenti e avere accesso a tutti gli aspetti della vita democratica interna al movimento;
– accedere, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, ai documenti e agli atti riguardanti l’associazione;
– partecipare e votare alle assemblee;
– prendere parte a forum tematici;
– votare ai referendum, consultazioni e sondaggi di qualsiasi tipologia e in qualsiasi forma che saranno creati dal partito, nonché di prendere parte alle altre forme di consultazione come votazioni online tramite il sito web ufficiale (www.riformaeprogresso.it)
– ricorrere agli organismi di garanzia e riceverne tempestiva risposta qualora si ritengano violate le norme del presente Statuto, quanto a diritti e doveri loro attribuiti;
– avere sedi permanenti di confronto e di elaborazione politica;
– essere compiutamente informati ai fini di una partecipazione consapevole alla vita interna del partito;
Ogni socio è tenuto all’osservanza dello statuto, dei regolamenti e dei deliberati degli organi statutari, e deve concorrere alla loro attuazione e a quella del programma e della linea politica. In particolare è tenuto a:
Art. 10 – Collaboratori sostenitori
Art. 11 – Recesso ed esclusione del Socio
Art. 12 – Quote associative
Il Direttivo nazionale entro il mese di settembre di ogni anno, determina l’ammontare delle quote associative per gli aderenti che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Art. 13 – Gli Organi
Sono organi del partito “Riforma e Progresso”:
Art. 14 – Il Congresso Nazionale
a). all’elezione del Presidente Nazionale, 2 vicepresidenti, di cui uno vicario, entrambi su indicazione del Presidente Nazionale;
b). all’elezione del Segretario momentaneo che prenderà appunti sulle discussioni e votazioni di quella specifica assemblea e ne produrrà poi successivo verbale;
c). all’elezione del Tesoriere e del Collegio dei revisori dei conti, secondo i criteri e le modalità stabiliti dal regolamento;
d). all’elezione di 8 membri che diverranno consiglieri nel Direttivo Nazionale.
e). approva a maggioranza semplice dei votanti le modifiche allo Statuto, che entreranno in vigore dopo la ratifica definitiva da parte del Comitato nazionale; le modifiche dello statuto, del simbolo e della denominazione del partito sono eseguite per atto pubblico e in conformità all’art. 4, comma 4, decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149;
Art. 15 – Il Presidente Nazionale
Il Presidente nazionale altresì:
Art. 16 – Direttivo Nazionale
Art. 17 – Il Comitato Scientifico
a). non ha un limite di partecipanti, ma ne deve avere almeno un membro
b). i suoi membri rimangono in carica 4 anni e sono rinnovabili
c). ha il compito di fornire al Presidente Nazionale e agli altri organi del partito che ne facciano richiesta, indicazioni, pareri e proposte, nonché di elaborare studi ed approfondimenti sui temi utili all’indirizzo politico del partito “Riforma e Progresso”.
Art. 18 – Il Tesoriere nazionale
a). cura la tenuta e l’aggiornamento dei registri contabili, amministrativi e sociali del partito previsti dalle leggi vigenti e ne predispone lo schema del bilancio preventivo e consuntivo
b). su ordini e direttive del Presidente nazionale che lo coadiuva, cura l’assunzione e la gestione del personale e il regolare funzionamento degli uffici, delle sedi del partito e di ogni attività logistica del partito
c). provvede alla riscossione delle quote associative annuali
Può acquistare beni e servizi in nome e per conto del Partito previo il nulla osta dal Presidente Nazionale.
Cura la tenuta dei registri contabili del Partito e gestisce il funzionamento di uffici, sedi del Partito ed ogni altra attività organizzativa che non sia di competenza del Direttivo Nazionale.
Art. 19 – Collegio dei Revisori Contabili
Il controllo interno fatto direttamente dal Presidente nazionale in concerto con gli altri organi amministrativi secondo lo statuto e i regolamenti.
Il controllo pubblico fatto da ogni singola persona iscritta al partito, o da ogni collaboratore o simpatizzante, o da chiunque ne abbia interesse, tramite la consultazione e la verifica dello stato, delle azioni e predisposizioni economiche-finanziarie del partito tramite i documenti consultabili in internet e quelli richiedibili direttamente alla direzione.
Il controllo esterno, nel rispetto della normativa vigente, eseguito da un Collegio dei Revisori Contabili eletti dal Congresso Nazionale. L’incarico dei suoi membri ha la durata di quattro anni ed è rinnovabile soltanto per un secondo mandato. Il loro compito è quello di svolgere la funzione di vigilanza ed ispezione sulla gestione contabile, patrimoniale e finanziaria del Partito.
La società di revisione dovrà esprimere annualmente, con apposita relazione scritta, un giudizio sul rendiconto di esercizio del partito secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia da presentare al Presidente nazionale, al Direttivo Nazionale e al Tesoriere nazionale, che poi quest’ultimo inserirà annualmente in un’apposita sezione all’interno del sito internet ufficiale del movimento visibile liberamente al pubblico nonché la esporrà durante l’assemblea annuale del Congresso Nazionale.
A tale fine la società di revisione sarà tenuta a verificare nel corso dell’esercizio, la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.
Art. 20 – Esercizio sociale e bilanci
Art. 21 – Informazione e trasparenza
Art. 22 – Il Collegio dei Probiviri Garanti
I membri del partito, i collaboratori e chiunque ne abbia interesse, sono tenuti a ricorrere preventivamente al Collegio dei Probiviri Garanti in caso di controversie riguardanti l’attività di “Riforma e Progresso”, l’applicazione dello Statuto, i rapporti del partito con altre associazioni.
Il Collegio dei Probiviri Garanti del partito ha le funzioni di garanzia relative alla corretta applicazione delle norme statutarie e dei regolamenti e del Codice Etico stabilito e regolato dal Presidente nazionale in accordo con il Direttivo Nazionale e approvato a maggioranza semplice dal Congresso nazionale.
I componenti del Collegio dei Probiviri Garanti sono scelti tra gli iscritti del partito, e devono avere dei requisiti stabiliti da un apposito regolamento.
L’incarico di componente del Collegio dei Probiviri Garanti è incompatibile con l’appartenenza a qualunque altro organo del partito, e non devono altresì appartenere ad altra associazione politica. Durante lo svolgimento del proprio mandato, ai componenti è fatto divieto di presentare la propria candidatura per qualunque carica interna al movimento nonché di sottoscrivere la candidatura di terzi per i medesimi incarichi. Nel caso di violazione della disposizione di cui al presente comma, il componente del Collegio si intende decaduto, la candidatura presentata non può essere ammessa e la sottoscrizione effettuata non viene computata ai fini del raggiungimento del numero di firme richiesto.
Il Collegio dei Probiviri Garanti è composto da nove membri eletti dal Congresso nazionale, secondo le modalità previste da un apposito regolamento. Ogni membro per essere candidabile deve avere almeno 25 anni di età.
I componenti del Collegio dei Probiviri Garanti restano in carica 4 anni rinnovabili solo per un secondo mandato.
Ogni membro può decadere in qualunque momento automaticamente qualora commetta illeciti penali o civili o amministrativi anche con sentenza in primo grado nella sua vita privata, ovvero qualora non rispetti le norme di comportamento delineate nei regolamenti del movimento e non rispetti lo Statuto o i regolamenti. In questi casi sarà il Presidente nazionale, sentito il parere del Direttivo Nazionale e quello del Collegio dei Probiviri Garanti a deliberare l’espulsione motivata di tale membro del Collegio o per eventualmente comminare sanzioni.
Il Collegio dei Probiviri Garanti elegge al suo interno un Presidente che dura in carica un anno soltanto e non potrà poi più essere rieletto.
Il Collegio dei Probiviri Garanti è competente a giudicare e comminare sanzioni:
– per le infrazioni disciplinari commesse dagli associati di “Riforma e Progresso” membri del Consiglio nazionale
– i ricorsi aventi a oggetti i conflitti fra organi del movimento
– i ricorsi contro le operazioni elettorali e la proclamazione degli eletti nel Congresso nazionale, con esclusione del Presidente nazionale e dei membri elettivi dell’Direttivo Nazionale; in ordine alle decisioni di cui ai precedenti punti, il Collegio dei Probiviri è giudice unico non appellabile. Per le infrazioni disciplinari commesse dagli associati membri del Congresso nazionale è ammessa l’impugnazione per revocazione avanti lo stesso Organo, in relazione a fatti non riconosciuti all’epoca del giudizio.
– Il Collegio dei Probiviri Garanti decide a maggioranza con l’intervento di almeno 5 membri.
A maggioranza semplice i membri nominano un loro Presidente.
Il provvedimento assunto dal Collegio dei Probiviri Garanti è definitivo.
In caso di dimissioni o impedimento permanente di uno dei membri del Collegio dei Probiviri Garanti, questi viene sostituito da colui che sia risultato primo dei non eletti nella relativa elezione; in mancanza, il Direttivo Nazionale provvederà alla surroga. Qualora complessivamente i membri del Collegio fossero meno di 5 si procede ad elezione suppletiva dei componenti mancanti.
▪ sanzione pecuniaria;
▪ sospensione del diritto di voto;
▪ espulsione dal Partito;
Art. 23 – Il Parlamento degli Eletti in Prova
Art. 24 – Riposizionamento
In gravi casi e nei casi descritti nello statuto e nei regolamenti, il Presidente nazionale assieme al Direttivo Nazionale possono espellere con motivazione i membri di un qualunque organo del movimento, rimpiazzandolo momentaneamente fino a quando non si indicano nuove elezioni interne tramite la Convocazione del Congresso.
Art. 25 – Incompatibilità ed Incandidabilità
È emanato un apposito Regolamento sulle incompatibilità fra le cariche del movimento e gli incarichi istituzionali e di rappresentanza esterna. Ogni membro nominato ed eletto non può avere più di quel singolo incarico che già possiede. Per essere candidabili ed eleggibili ai vari incarichi amministrativi e politici del partito si devono sempre seguire le varie procedure ed avere sempre i prerequisiti e i requisiti necessari richiesti dai vari regolamenti oltre che dal presente Statuto, pena la decadenza immediata dal proprio incarico o l’immediata espulsione o incandidabilità.
Art. 26 – Parità di genere
Nel rispetto dell’art. 51 della Costituzione, il partito si impegna, nella selezione delle candidature per le competizioni elettorali, ad assicurare una rappresentanza non inferiore al 40% al sesso meno rappresentato in lista. L’Associazione promuove la parità dei sessi anche negli organismi collegiali e nelle cariche elettive stabilite dallo Statuto, prevedendo che nelle candidature nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40%. L’Associazione garantisce anche la tutela delle minoranze ove presenti, con un sistema proporzionale e comunque con almeno una rappresentanza negli organi collegiali non esecutivi, secondo quanto previsto dagli appositi regolamenti assembleari.
Art. 27 – Referendum Interno e Sondaggi
Art. 28 – Proposte di legge o riforme
Chiunque, iscritto o meno al partito può formulare proposte di legge, riforme, dare consigli e pareri sul miglioramento del movimento e del programma politico elettorale. Ogni cittadino è libero di proporre modifiche o aggiunte o cancellazioni dei punti di programma o dei regolamenti o dello Statuto purché tali richieste vengano fatte pubblicamente e indirizzate al Presidente nazionale o a suoi organi delegati. Tali proposte devono essere veritiere, efficaci ed autonome non dettate dalla semplice presa di posizione personale di ogni soggetto né da invidia o prevaricazioni e men che meno da propri interessi personali. Ogni proposta deve essere aperta, libera, democratica e nel rispetto dei diritti di tutti e deve essere fattibile e deve tener conto dei pro e dei contro e dei costi-benefici e deve avere una propria copertura dei costi (ove possibile). Tutte le proposte che il Presidente nazionale e organi da lui delegati riterranno idonee e corrette verranno inserite nel programma politico elettorale, e, se il Presidente nazionale o il Direttivo nazionale lo ritenessero necessario, saranno sottoposte a Sondaggi o Referendum online (per decidere se inserirle o meno nel programma politico elettorale), tramite il sito www.riformaeprogresso.it. I procedimenti di tali votazioni sono regolati da appositi regolamenti fatti dal Presidente nazionale assieme al Direttivo Nazionale.
Art. 29 – Modifiche Statutarie
Lo Statuto può essere modificato:
Art. 30 – Finanziamento delle Attività del Movimento
Il partito trae i mezzi per conseguire i propri scopi:
– dalle quote associative,
– da proventi di iniziative sociali,
– da proventi derivanti dalla prestazione di servizi e dallo svolgimento di attività, anche di tipo commerciale,
– da donazioni, elargizioni, lasciti, disposizioni testamentarie,
– da contributi di persone e di enti pubblici e privati,
– da contribuzioni, rimborsi elettorali e finanziamenti pubblici e privati nel rispetto delle leggi vigenti in materia,
– da beni mobili ed immobili, contributi, liberalità, sovvenzioni, finanziamenti, donazioni od elargizioni di qualunque natura comunque pervenuti a “Riforma e Progresso” da parte di soggetti pubblici o privati, da qualsiasi altra entrata consentita dalla legge.
L’associazione risponde dei propri debiti e delle obbligazioni assunte ed amministra il proprio patrimonio sociale sulla base delle deliberazioni adottate dagli organi dell’associazione statutariamente competenti.
È fatto espresso divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita del partito a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
Tutti i fondi raccolti sono esclusivamente ad uso e consumo del partito che li usa per perseguire i propri fini, scopi politici e sociali. Tutto il patrimonio è gestito dagli organi amministrativi sotto diretto controllo e coordinamento del Presidente nazionale.
Tutti i fondi, i bilanci, le entrate e le uscite sono dettagliatamente documentati e resi completamente pubblici in modo semplice, intuitivo e trasparente. Chiunque, tramite il sito internet ufficiale e in altre forme dettate dai vari regolamenti potrà sempre e comunque visionare ed analizzare e prendere atto di ogni singolo movimento o azione economica del partito.
Art. 31 – Coordinamento Internazionale
Art. 32 – Consolati
Consolato inferiore a cinque o superiore a cento, purché siano in ogni caso salvaguardate le esigenze di collegialità e di funzionalità.
Art. 33 – Potere Regolamentare
Il Presidente nazionale coadiuvato dal Direttivo Nazionale, qualora non altrimenti disposto dal presente Statuto, provvede all’emanazione di tutte le norme regolamentari necessarie per l’esecuzione del presente Statuto.
Art. 34 – Rinvio
Per tutto quanto non è previsto dal presente statuto si fa rinvio alle norme di legge e ai principi generali dell’ordinamento giuridico italiano.
Art. 35 – Scioglimento del Partito
Lo scioglimento del partito è deliberato dal Congresso Nazionale appositamente convocato, e deve essere deliberato con la maggioranza dei 2/3 dei componenti del Congresso Nazionale.
Nel caso in cui venga deliberato lo scioglimento, l’Assemblea nazionale nomina uno o più liquidatori determinandone i relativi poteri, devolvendo poi tutti i beni e i residui per pagare eventuali debiti e successivamente si devolve tutto il resto ad enti ed associazioni aventi scopi sociali, politici e culturali simili a quelli del presente partito.
Art. 36 – Poteri di Fondazione e norme transitorie