Mese: Giugno 2023

Ilya Ponomarev: storia di un dissidente russo

“Sarò il De Gaulle russo”, così aveva promesso Ilya Ponomarev all’alba del 24 febbraio 2022, giorno in cui il sanguinario regime di Vladimir Putin ha dato inizio all’invasione dell’Ucraina. L’ex membro della Duma è oggi a capo della Legione Russia Libera, i cui volontari combattono fianco a fianco con gli ucraini nella regione più calda di questo conflitto: il Donbass. Certamente il paragone con il generale francese sembra ardito, ma il miliardario russo ha sempre dimostrato di avere una forte personalità.

Ma chi è Ilya Ponomarev? E perché viene considerato il nemico interno numero per Vladimir Putin?

 

Carriera politica

Dopo aver militato per 6 anni nel KPRF (Partito Comunista della Federazione Russa), nel 2007 entra a far parte di “Russia Giusta”, un partito politico russo di orientamento socialdemocratico generalmente considerato pro Cremlino. È inoltre stato uno dei promotori delle proteste anti-regime in Russia tra il 2011 e il 2013, note anche come Rivoluzione Bianca. Nel 2013 lascia “Russia Giusta” a seguito dell’espulsione dell’imprenditore Gennady Gudkov e di suo figlio Dmitry, rei di aver partecipato a delle proteste contro il regime. Nel 2014 è l’unico membro della Duma a votare contro l’annessione della Crimea alla Russia, venendo accusato di essere contrario agli interessi nazionali. Da sempre ostile a Vladimir Putin, lo ha definito un “bullo” e un “mafioso” e il 4 ottobre 2022 ha pubblicato il libro “Does Putin have to die?” in cui Ponomarev teorizza il percorso della Russia per diventare una democrazia.

 

La Rivoluzione Bianca

Raccontando la storia di Ilya Ponomarev non si può certo non citare la cosiddetta “Rivoluzione Bianca”, ovvero le numerose proteste avvenute tra il 2011 e il 2013 in Russia.

Queste proteste sono nate a seguito di alcune presunte irregolarità avvenute durante le elezioni parlamentari che avrebbero favorito il partito di Putin, Russia Unita. Protagonista delle manifestazioni insieme al noto Alexei Navalny, nel 2012 Ponomarëv ha tenuto un discorso alla Duma in cui ha definito “truffatori e ladri” i membri di Russia Unita, riprendendo in parte gli appellativi utilizzati inizialmente dallo stesso Navalny. Nel settembre dello stesso anno, i membri della Duma hanno perciò votato una mozione volta a censurarlo. Anche in questa occasione, Ponomarev è stato capace di distinguersi per il suo coraggio e per la sua tenacia davanti alle pesanti pressioni del regime che tuttavia lo hanno portato a lasciare la Russia nel 2014 e a trasferirsi in Ucraina nel 2016, dopo un soggiorno biennale negli Stati Uniti.

 

Rapporto con l’Ucraina

Dopo che l’ex presidente ucraino Poroshenko gli ha concesso la cittadinanza, Ilya Ponomarev ha iniziato a lavorare per attirare investitori in Ucraina, in particolare nel settore petrolifero ed energetico, a tal punto che è stato considerato a lungo il referente di George Soros per quanto riguarda il gas in Ucraina. Ha ammesso di aver collaborato con il gruppo responsabile della morte di Daria Dugina, figlia del noto ideologo russo Dugin, morta lo scorso agosto a seguito dell’esplosione della sua auto. Da qualche tempo, alla guida della Legione Russia Libera, ha iniziato a promuovere attacchi all’interno della stessa Russia (l’esempio più lampante è sicuramente ciò che è accaduto nella città di Belgorod) e ha annunciato di essere in contatto con uomini del Cremlino che potrebbero presto diventare alleati comuni contro lo zar.

 

Sebbene ad una prima occhiata Ilya Vladimirovich Ponomarev possa sembrare un mitomane assetato di potere nell’ottica di una Russia post-Putin, recentemente sta trovando sempre più visibilità anche in Occidente e ad oggi viene considerato l’unico vero promotore di una possibile rivolta a Mosca. Se Ponomarev passerà alla storia come il De Gaulle russo solo il tempo può dircelo, quel che certo è che la sua figura è certamente la più interessante tra quelle appartenenti al mondo dell’opposizione russa, nella speranza che presto il crudele regime putiniano venga sconfitto e che in Russia possa tornare una speranza di democrazia.

 

Fonti:

https://ru.wikipedia.org/wiki/Пономарёв, Илья Владимирович

https://it.wikipedia.org/wiki/Proteste_in_Russia_del_2011-2013

https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/luogo-lontano/puntata/trasmissione-24-maggio-2023-151000-AEH2kUXD

https://www.bbc.co.uk/sounds/play/w3ct1n2q

 

Alessandro Bignami

Per Riforma e Progresso

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